Si tratta dunque di un mezzo militare, un residuato bellico della Seconda Guerra Mondiale, quel relitto, rinvenuto soltanto pochi giorni fa, da alcuni bagnanti e pescatori al largo del litorale nord di Termoli, precisamente nella parte di mare prospiciente il lido “La Perla”.
A svelare ogni mistero, come racconta un comunicato della Guardia Costiera, sono stati i sommozzatori della Marina Militare, che si sono immersi per una prima ispezione, rilevando e confermando la natura storica del relitto.
Si tratta di un mezzo da sbarco, tra l’altro in buono stato di conservazione, nonostante i tanti anni trascorsi nella profondità del mare.
Nel corso dell’operazione i militari hanno rinvenuto, ben conservati a bordo, anche “un numero consistente di ordigni di grosso calibro, decisamente un pericolo per chi si trova a nuotare e navigare nei pressi del mezzo.
A tal riguardo, la Capitaneria di Porto di Termoli ha emesso una specifica Ordinanza, con la quale “ha interdetto lo specchio d’acqua interessato dalle operazioni, per un raggio di 100 metri dal relitto”.
Intanto si fa sapere che le operazioni subacquee riprenderanno nei prossimi giorni, fino a che, a culmine delle ispezioni, si provvederà al brillamento degli ordigni rinvenuti.