Nuova protesta nella Capitale per bloccare la presenza incontrollata dei cinghiali

L’emergenza ungulati non si arresta, anzi. Dopo mesi di dibattiti, tavoli e consigli vari, ancora nulla di concreto per cercare di arginare la presenza incontrollata di cinghiali lungo il territorio nazionale. In Molise, sono ormai mesi che questi animali dominano nelle campagne e ormai anche nelle zone abitate.

Per tale motivo, l’assessore all’agricoltura Nicola Cavaliere non ci sta e chiede azioni celeri, Per tale motivo, ha predisposto, per giovedì 14, una protesta nella Capitale, presso la sede del Cinsedo, la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome. Dal governo Draghi, difatti, ad oggi, ancora nessuna risposta sul decreto interministeriale per contrastare l’emergenza.

La richiesta è sempre la stessa: quella di poter apportare delle modifiche all’articolo 19 della legge 157 del 1992, ovvero l’ampliamento del periodo di caccia al cinghiale e la possibilità da parte delle Regioni di effettuare piani di controllo e selezione nelle aree protette.

“L’evento, ha commentato Cavaliere, in queste ore, non ha precedenti, si tratta di una iniziativa di carattere politico, istituzionale e sindacale unica nel suo genere, provocata dall’ostruzionismo dei palazzi romani”. Per l’assessore, si tratta solo della prima di una lunga serie di proteste, se nulla verrà fatto per cercare di arginare la questione. Sono, difatti, ormai mesi, che gli agricoltori chiedono aiuti. I cinghiali, distruggono i raccolti, già segnati dalle precipitazioni dei giorni scorsi, Si rischia, una vera e propria crisi del sistema agricolo e pertanto, si spera, che la situazione venga, quantomeno risolta. A far preoccupare, sempre l’ombra delle manifestazioni ambientaliste, che invece criticano aspramente i sistemi richiesi per bloccare gli animali selvatici. Insomma, una questione che tiene ancora banco.