Nuove politiche di coesione e sviluppo per il Mezzogiorno chiede l’Anci al governo nazionale

Molto spesso i piccoli comuni arroccati sulle montagne dell’Appennino nascondono ricchezze di un passato a volte dimenticato, ma anche paesaggi e risorse naturali capaci di generare nuova occupazione.
L’associazione dei comuni italiani invita il Governo nazionale a trazione PD-Movimento 5 Stelle a passare a strutturate politiche durature, grazie a investimenti più corposi, fiscalità e norme differenziate per i territori montani, innovazione quale vettore di posti di lavoro e benessere sostenibile con l’obiettivo di superare i divari economici, sociali e digitali che ancora affliggono soprattutto le realtà del Mezzogiorno.
Nell’ottica di una riforma degli Enti locali non deve venir meno il ruolo delle comunità e la capacità degli Amministratori di assicurare servizi, opportunità di sviluppo sociale ed economico. Particolare attenzione chiede Pompilio Sciulli, presidente di Anci Molise, dovrà essere dedicata alle tematiche ambientali, attuazione della legge sulla economia verde, prevenzione del dissesto idrogeologico e sismico, energie rinnovabili e al risparmio energetico. Ripensare il futuro del Paese è indispensabile e urgente.

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