Ancora una volta si sono verificati disagi a Larino per l’interruzione del flusso idrico in diverse zone della cittadina. La problematica si è nuovamente ripetuta sabato mattina a causa della improvvisa rottura di una delle pompe di sollevamento gestite dall’Azienda Molise Acque. Numerose abitazioni e attività private, sia nel centro urbano che nelle contrade, sono rimaste con i rubinetti a secco per ore, con i disagi più gravi che si sono riscontrati nella zona alta del paese, in particolare in contrada Monterone e in via Tiberio, dove ancora oggi il flusso idrico risulta essere intermittente.
L’amministrazione comunale, insieme alla ditta incaricata di gestire la rete idrica locale, si è subito attivata per limitare il più possibile i disagi e assicurare l’erogazione dell’acqua, seppure per un breve lasso di tempo.
I disagi sono proseguiti anche nella giornata di ieri, seppure in maniera più limitata.
Dall’Azienda Speciale Molise Acque hanno fatto sapere che entro oggi il problema sarà risolto grazie alla riparazione dell’impianto di sollevamento che dall’invaso del Liscione conduce l’acqua fino al serbatoio comunale, ma è chiaro che si tratta di soluzioni tampone a fronte di quella che appare purtroppo una certezza: l’acquedotto esistente mostra sempre più falle mentre tra i cittadini aumenta l’ansia perenne di dover fare i conti da un momento all’altro con la mancanza d’acqua per usi igienici e alimentari; una problematica da Terzo Mondo che incuote un sentimento di rabbia diffusa tra i cittadini, ormai stanchi e disillusi anche dai ripetuti annunci sulla imminente apertura dell’acquedotto molisano centrale, destinato a servire 11 comuni del Basso Molise con l’acqua proveniente dalle sorgenti del Matese; un ritornello che assume però la dimensione di una presa in giro perché gli annunci sulle date di inaugurazione del nuovo acquedotto puntualmente vengono smentiti dai fatti mentre restano in piedi le stesse, identiche problematiche da ormai troppi anni.
Il Presidente della giunta regionale Donato Toma in campagna elettorale ha annunciato che su un utilizzo più efficiente e razionale dell’acqua si sarebbe giocato il futuro del Molise e le stesse prospettive di rilancio economico del territorio. Per questo più che limitarsi ai soli cambi di governance ai vertici dell’ente, occorrono risposte immediate ai cittadini, iniziando dal portare a termine quelle opere pubbliche attese da troppo tempo, per restituire la giusta dignità a un territorio già alle prese con il progressivo venir meno dei servizi essenziali.
Davide Vitiello