Le politiche sanitarie richiedono una condivisione con le regioni e non possono essere stabilite soltanto dalla sovranità del governo nazionale.
Ogni territorio ha i propri bisogni – fa sapere il presidente della Giunta Donato Toma – con la conseguenza che i processi e le risorse della sanità vanno gestite vicino ai cittadini attraverso una governance multilivello: non si possono escludere i Governi locali.
Il Decreto Balduzzi, i commissariamenti, la gestione del personale, l’organizzazione degli Enti vigilati devono essere espressione di un sistema fondato sul regionalismo cooperativo. Annunciare risorse senza condividere processi significa voler “superare” la potestà territoriale e affermare l’accentramento da Roma; significa bypassare le funzioni costituzionali delle regioni.