Ricorre oggi la “Giornata del Sacrificio del Lavoro Italiano nel Mondo”, per riconoscere il sacrificio dei connazionali emigrati all’estero. La commemorazione ricade nel giorno della tragedia mineraria di Marcinelle in Belgio, avvenuta nel 1956, nella quale persero la vita 262 minatori, tra essi 136 italiani. La Giornata del sacrificio è un dovere della memoria per rendere omaggio alle vittime italiane cadute sul lavoro, costrette ad emigrare in altri Paesi e spesso nel passato in condizioni disumane, senza diritti e nel costante pericolo di incidenti.
Oggi quindi il 68° anniversario di quella strage umana, ma dai dati relativi al primo semestre di quest’anno dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente di Mestre le vittime del lavoro in Italia sono state 469. Dati che registrano un aumento rispetto al 2023 del 4,2%. Dal ricordo del sacrificio delle vittime di quella miniera nel Belgio dobbiamo trarre la forza per adeguare la legislazione sulla sicurezza, attivare maggiori controlli, sostenere le imprese nell’investire maggiori risorse in prevenzione e garantire ad ogni operaio la protezione adeguata dai pericoli che lo possano minacciare sul lavoro.