Otto persone in carcere, due ai domiciliari, altre due colpite da obblighi di dimora e presentazione alla polizia giudiziaria.
Questo un primo bilancio dell’operazione antidroga White Rabbit, condotta dalla Polizia di Isernia e coordinata dalla Procura della Repubblica del Tribunale pentro.
Il personale della Squadra Mobile, supportato dai colleghi di Foggia e Campobasso e da 7 equipaggi provenienti da Campania, Abruzzo e Basilicata, è entrato in azione alle prime ore di questa mattina.
Dopo una attenta indagine ed un costante controllo del territorio, individuati soggetti di etnia rom responsabili dello smercio di droga, in particolare cocaina, nella cittadina isernina. Tra questi un elemento di spicco del ‘Gruppo Lucera’ che dopo una lunga pena aveva individuato nel territorio molisano un luogo fertile per ampliare i suoi traffici illeciti, tanto da accompagnare spesso, in prima persona, i suoi collaboratori in regione per rifornire i pusher locali
L’uomo, dall’elevata caratura criminale, in forza di una notevole esperienza nel settore, dispensava anche consigli ed insegnamenti sullo svolgimento dell’attività
Come ipotizzato dagli inquirenti, nel corso di 4 mesi, ogni 20/25 giorni, sarebbero stati trasportati ad Isernia dai 30 ai 100 gr di cocaina pura al 76%, per un guadagno medio stimato di circa 15.000 euro.
Un lavoro certosino e la collaborazione anche di 3 donne sempre di etnia rom, alcune delle quali con compiti di gestione dei profitti nell’area foggiana mentre altre dedite allo spaccio. Estremamente eterogenea la clientela.
I pusher, nella maggior parte dei casi, consegnavano lo stupefacente a domicilio, oppure, utilizzando un linguaggio convenzionale come “ci vediamo per un caffè,…un aperitivo, portami il documento, prepara lo spumantino…” fissavano un appuntamento telefonico