L’Operazione “Tana delle Tigri”, messa in atto dalla Guardia di Finanza di Pescara dimostra come non c’è mai veramente fine alla contaminazione delinquenziale della società, un qualcosa che coinvolge anche gli apparati istituzionali e pezzi importanti dello Stato.
Le questioni raccontano di intrecci illegali assai significativi, dove la corruzione è stata centrale e si è sviluppata in moltissimi modi, a partire dagli appalti truccati con largo giro di denaro, gestito attraverso mazzette e droga.
Nelle vicende dell’Operazione oggi c’è qualche novità, che avvalla quanto già sottolineato e cioè il coinvolgimento di elementi impegnati nella pubblica amministrazione.
Infatti accade che il Giudice per le Indagini Preliminarti del Tribunale adriatico, il dottor Fabrizio Cingolani, su richiesta della locale Procura della Repubblica, ha disposto la sospensione dal servizio per due funzionari, preposti alla gestione degli appalti del Comune di Pescara ed oggi indagati per il reato di peculato.
I due sembra utilizzassero illecitamente due autovetture comunali per finalità private, anche fuori dell’orario di servizio o nei giorni in cui risultavano in ferie.
Le indagini nei loro confronti pare siano in grado di evidenziare l’utilizzo di tali autovetture per acquistare stupefacenti, che poi consumavano insieme agli altri membri del sodalizio, nello specifico l’ex Dirigente del Settore dei Lavori Pubblici e l’imprenditore che sarebbe, finora, il presunto corruttore.
Importante sottolineare che dalle indagini si evincerebbe che la sostanza stupefacente sarebbe stata consumata più volte anche negli stessi uffici del Comune di Pescara, oltre che nelle auto di servizio e nella cosiddetta “tana delle tigri”, il luogo del ritrovo, del gioco e degli affari illeciti del gruppo.