“Il Molise nel 2020 perde 3.280 occupati rispetto al 2019, con una flessione del 3,01%, molto peggio del dato nazionale (-1,95%) e del Mezzogiorno (-2,03%). Peggio del Molise solo Calabria e Sardegna”: è quanto rilevato da Cgil Abruzzo Molise e CdLT Molise.
Per i sindacati: “la pandemia ha avuto un impatto pesantissimo sull’occupazione molisana e il peggioramento dei contagi, avvenuto già negli ultimi mesi del 2020, ha aggravato pesantemente la situazione. Per favorire la ripresa del mercato del lavoro è fondamentale contrastare la diffusione del virus e procedere rapidamente con la campagna vaccinale avendo però le idee chiare anche sulla costruzione del Molise del domani. Dopo il crollo dell’occupazione nei primi 2 trimestri del 2020, nel terzo trimestre vi era stata una sostanziale tenuta, ma il quarto trimestre ha visto un nuovo calo importante dell’occupazione. Dunque, la priorità della Regione resta quella della lotta alla pandemia, soprattutto per garantire il diritto alla salute dei cittadini, ma anche per far ripartire al più presto l’economia regionale e l’occupazione. Parallelamente la politica Regionale deve accelerare sulle politiche attive e sulla sbandierata “attrattività” per le imprese, altrimenti il Molise, questa volta, rischia veramente effetti devastanti per il suo tessuto sociale, economico e produttivo”.