Ancora una volta la Procura di Campobasso chiede l’archiviazione per le morti da Covid in Molise. Le indagini volte ad accertare le responsabilità derivanti dalla denunciata malagestione dell’emergenza pandemica, erano state prorogate di tre mesi su disposizione del Gip del tribunale di Campobasso che aveva preso atto degli stralci che la Procura aveva fatto, grazie alle denunce e alle opposizioni formulate dal comitato verità e dignità vittime covid 19. Il Gip aveva così concesso alla Procura un tempo congruo per sentire tutti i medici citati dal comitato
I sanitari interrogati, dal Nas, si sarebbero avvalsi espressamente della facoltà di non rispondere.
La Procura ha dunque richiesto l’archiviazione sostenendo che: “per i parenti delle vittime ci deve essere un colpevole ed una sola è la sentenza giusta: la condanna”.
Il Comitato, dopo aver precisato che i procedimenti tuttora in corso, relativi la criticità dell’impianto di ossigenoterapia; la mancata realizzazione della torre covid; l’extra budget; la sussistenza dei titoli in capo ai dirigenti ASREM; sono stati attivati grazie alle denunce, si è opposto alle richieste di archiviazione. Per lo stesso non tutti i medici si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Dalla documentazione fornita da alcuni indagati, inoltre, si evincerebbe come le condotte dei vertici ASREM sarebbero omissive e commissive
Dal canto loro, i parenti delle vittime ribadiscono di non chiedono sentenze di condanna a tutti i costi, ma che si faccia luce sui motivi del disastro con indagini attente. Ad oggi, dopo tre anni dall’inizio della pandemia e dopo due anni di indagini, nessuna verità è stata ancora scritta nelle attività istruttorie dei procedimenti penali attivati.