Il Partenariato Regionale del Molise, nei mesi scorsi, ha presentato alcune proposte di merito per contribuire a delineare una discussione che guardasse sicuramente al superamento dell’emergenza pandemica sanitaria ma anche al rilancio del nostro territorio che, attraversato dalle diverse crisi, rischia più di altri di regredire sia in termini economici che di coesione sociale.
In brevissimo tempo il Molise, decantato come Regione Covid free, è diventato il territorio con la più alta percentuale, in Italia, di contagi e di morti a causa della pandemia; ci sono volute solo poche settimane per passare dalle azioni pubblicitarie diffuse in tutto il Paese per promuovere un territorio nel quale il distanziamento naturale e la qualità ambientale consentivano quasi l’assenza di effetti pandemici, alla necessità di richiedere la realizzazione degli ospedali da campo per far fronte all’emergenza sanitaria.
Un cambio di passo così veloce e così radicale che può sorprendere solo chi non ha voluto riflettere sullo stato della sanità molisana, ponendovi per tempo rimedio! E’ un risultato, purtroppo atteso, conseguenza della superficialità, della mancanza di umiltà e senso di responsabilità, della incompetenza a trattare argomenti così complessi che ha contraddistinto l’azione di quanti hanno gestito un fenomeno straordinario come lo è una pandemia nella situazione di inadeguatezza strutturale atavica in cui versa la sanità in Molise.
Si badi bene, non siamo interessati ad esprimere, in questa sede, un giudizio di merito politico che riguarda l’attuale classe dirigente. Avremo tempo e luoghi diversi per farlo!
Se ci limitassimo a questo basterebbe richiedere al Governo nazionale – cosa che comunque perseguiremo come partenariato – di esercitare il potere previsto dalla Costituzione di sostituirsi agli organi della regione trovandosi, il Molise, in una situazione di indubbio e conclamato pericolo per l’incolumità e la salute pubblica.