Passi in avanti per le campagne del foggiano; acque provenienti dagli invasi artificiali del Molise

Spostare circa 50 milioni di metri cubi d’acqua dalla diga di Guardialfiera alla diga di Occhito, in prossimità di Macchia Val Fortore, per approvvigionare le campagne del Nord della Puglia con un quinto del totale. Sul compimento del progetto fermo da troppi anni si sono riuniti di recente tecnici delle due Regioni interessate e il Consorzio di Bonifica di Capitanata.

Una idea che darebbe, soprattutto nel periodo estivo, una mano indispensabile all’agricoltura del Tavoliere, da sempre alle prese con i problemi legati alla scarsità di precipitazioni piovose e alle temperature elevate. Il progetto in questione prevede la realizzazione di una conduttura di appena 10 km, in grado di captare l’acqua dall’invaso del Liscione per poi trasportarla al ripartitore in località Finocchito, al confine tra Puglia e Molise.

Le risorse idriche verrebbero successivamente convogliate nelle condutture dell’acquedotto pugliese e sfruttate per l’uso potabile nelle abitazioni dei paesi della provincia di Foggia. Il costo delle operazioni si aggirerebbe attorno ai 10 milioni di euro, spiegano dal Consorzio di Bonifica di Capitanata.

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