Sono anni ormai che ad ogni scadenza della concessione della Cassa Integrazione si parla dei lavoratori della Gam, producendo programmi e parole che non hanno mai veramente trovato risposte positive e soprattutto la concretezza di tornare operativi nel mondo del lavoro.
Oggi si torna a parlarne, a causa della scadenza del 27 giugno ed all’eventualità di prorogare per un altro anno la benedetta Cassa Integrazione, che avrebbe dovuto servire a mantenere vive le possibilità di ripresa in quello specifico percorso agro alimentare sul territorio.
Una situazione complessa, che non ha ancora trovato sbocchi positivi e che oggi viene sottolineata dall’assessore regionale Gianluca Cefaratti, il quale in un documento garantisce l’impegno della Regione a provvedere, con risorse regionali, ad un altro anno di sostegno, visto e considerato che l’Azienda non potrà accedere ad alcun ammortizzatore sociale.
La platea dei lavoratori conta 142 nomi, che potranno usufruire delle risorse messe a disposizione dal Ministero dell’Economia e Finanza in relazione ai riparti delle aree di crisi complesse, ma c’è la convinzione che tutto questo è soltanto un sostegno e che non favorisce più alcuna ripresa concretamente lavorativa, che invece dovrebbe essere al primo punto ed invece al contrario serve solo per accompagnare, in un certo qual modo, alle date utili per la pensione.
A tal riguardo l’assessore sottolinea che l’impegno e lo sforzo continuo diventano indispensabili a mettere in sicurezza i lavoratori, volendo offrire una prospettiva occupazionale che si traduca anche in opportunità di rilancio per il tessuto economico.
Naturalmente c’è una certa soddisfazione per le queste parole augurali, ma resta ferma la speranza che non siano le ennesime frasi di circostanza e che i lavoratori possano tornare al loro compito, che è quello di lavorare e non certo di essere sostenuti per anni, senza una sola prospettiva e senza recuperare quella dignità perduta tra mille errori e tantissime promesse non mantenute.