La realtà è che non c’è mai pace per chi ha a che fare, a vario titolo, con il mondo della scuola.
Docenti, personale Ata, alunni, studenti, genitori, dirigenti scolastici, tutti, spesso indistintamente, patiscono mancanze e criticità che vengono da lontano e che le varie riforme ed i cambiamenti adottati dai ministri e loro collaboratori non riescono a risolvere in positivo.
In questi giorni il fermento è stato palese. Sono i giorni che precedono le attività del nuovo Anno Scolastico e perciò la macchina organizzativa avanza soprattutto prevedendo chi dovrà occuparsi della parte più concreta, l’insegnamento e le varie organizzazioni interne agli Istituti e dunque docenti e personale ATA.
Giorni di immissioni in ruolo, i tentativi di rispondere alle esigenze di docenza e di vita interna.
Così arriva, quasi inaspettata, la sottolineatura che fanno i dirigenti della Federazione Lavoratori della Conoscenza della CGIL e riguarda l’immissione in ruolo del Personale ATA in Molise.
Qui sono previsti, perché disponibili, 205 posti, ma gli immessi in ruolo saranno soltanto 68.
I sindacalisti scrivono che più volte hanno chiesto un incremento di organico e la stabilizzazione del personale, per il semplice fatto che tutto questo possa consentire alle scuole di affrontare meglio le tante incombenze quotidiane.
Avvertono, a mò di esempio, che “nelle Segreterie la complessità del lavoro amministrativo ha superato i livelli di guardia, anche a causa degli adempimenti legati all’attuazione del PNRR e dell’elevato numero di personale con contratti a termine”.
Una situazione davvero difficile, se solo guardiamo i numeri previsti e quelli invece dei posti disponibili nelle scuole delle due Province di Campobasso ed Isernia.
Riguardo agli Assistenti Amministrativi previste 10 immissioni a fronte di 30 disponibilità, mentre per gli Assistenti tecnici, saranno soltanto 3 le immissioni in ruolo, a fronte di ben 25 posti disponibilità.
Il numero più consistente è comunque rappresentato dai Collaboratori scolastici, che saranno 50 su 141 posti disponibili.
I conti sono presto fatti, su 196 posti disponibilità, saranno soltanto 63 le immissioni nelle due province.
A questi numeri bisogna aggiungere quelli dei Direttori dei Servizi Generali e Amministrativi, che sono 5, su una disponibilità di 9.
Per tutto questo si ribadisce la necessità assai urgente di stabilizzare i lavoratori e trovare ed attivare le misure più giuste.