Con il caldo che inizia a farsi sentire sulla pelle e le ridotte precipitazioni piovose lungo il litorale adriatico, la fitta vegetazione che avvolge le località turistiche di Campomarino e Termoli rischia di andare a fuoco come accaduto la scorsa estate e in quelle precedenti, mettendo a rischio l’incolumità di automobilisti, passanti e residenti.
Un vero e proprio canneto si innalza al Lido di Campomarino, nell’area prossima al Cavalcavia, sulla Statale 16 Adriatica fino a Rio Vivo a Termoli. Non una bella cartolina per i 2 centri turistici più importanti sulla costa del Basso Molise.
Il richiamo alle istituzioni locali e all’Anas a predisporre i necessari sfalci della vegetazione che limita e di molto la visuale agli automobilisti di passaggio, tanto da nascondere parzialmente anche la segnaletica verticale. Situazione leggermente migliore lungo la Statale 650, meglio conosciuta come Trignina, molto trafficata nella bella stagione, che dall’interno delle province di Isernia, Caserta e Chieti conduce sulle spiagge assolate in direzione San Salvo e Vasto.
Una superstrada che ricade però nelle competenze del Compartimento Anas Abruzzo. Non ci resta che sperare in interventi immediati e risolutori prima che le lingue di fuoco tornino a creare danni imprevedibili all’ambiente naturale e panico nella cittadinanza.