Di situazioni critiche che riguardano il trasporto pubblico il Molise ne è pieno ed ogni tanto si arricchisce di una nuova narrazione.
Questioni che riguardano sia il trasporto su gomma che quello su ferro e che, ogni volta, mettono a dura prova pendolari, sia lavoratori che studenti, e altri tipi di viaggiatori.
Le ultime storie riguardano i treni, la soppressione di alcune corse, ma anche una certa disorganicità degli orari, che sembrano essere stati attivati senza una precisa organizzazione, ma anche episodi assai critici, come quello della Stazione di Isernia con le porte chiuse da lucchetti, con il treno in attesa dei viaggiatori, impossibilitati a mettervi piede sopra.
Ma c’è una storia che ci ha raccontato il presidente dell’Associazione TDDS Guardiamo Avanti, Alessandro Guastaferro.
Riguarda una persona disabile, tal Pierino, che è costretto a recarsi tre volte la settimana a Roma, per questioni di salute, un signore che chiede il servizio di mobilità ridotta, dunque assistenza, e che il 4 agosto non ha potuto usufruire del servizio della Sala Blu, sia in salita che in discesa ad Isernia.
Il Presidente Guastaferro afferma che tutto è stato gestito malissimo, nessun incontro tra Capotreno ed operatore, nessuna chiamata alla Sala Operativa per bloccare l’autobus sostitutivo per raggiungere Bojano e Campobasso, cosa che ha costretto il signor Pierino, intanto totalmente abbandonato dal Capotreno, a provvedere da solo, pagando di tasca sua ben 50 euro per raggiungere Bojano in taxi:
naturalmente la vicenda è stata segnalata alla Direzione di Trenitalia, che aprirà una inchiesta interna per verificare le eventuali responsabilità di un disservizio che si aggiunge ai tanti momenti critici dei treni in Molise.