Pietro Ialongo rimane in carcere con l’accusa di omicidio volontario

Niente arresti domiciliari per il 38enne Pietro Ialongo. Il giovane dovrà continuare a scontare in cella i suoi giorni per l’efferato omicidio della sua ex compagna, Romina De Cesare. Entrambi molisani di Cerro al Volturno sono cresciuti praticamente sempre assieme, poi qualcosa si è rotto nel loro rapporto una volta trasferitisi nel Lazio, a Frosinone. Qui nella loro abitazione a inizio maggio è avvenuto l’irreparabile, quello che forse solo in pochi potevano prevedere o ne erano a conoscenza.

 

I giudici del Tribunale del Riesame hanno respinto l’istanza avanzata dall’avvocato di Ialongo, domanda per la quale erano state chieste misure meno afflittive del carcere. Dopo aver confessato l’assassinio della sua ex nella casa in pieno centro storico a Frosinone, l’uomo è stato tratto in arresto il 3 maggio scorso dalle forze dell’ordine.

 

Negata all’omicida anche la possibilità di un trasferimento in una struttura di sicurezza riservata a coloro i quali si sono macchiati di reati affetti da disturbi mentali. La vicenda ha creato molto clamore nel piccolo centro di Cerro, paese originario dei 2 giovani. Il 38enne per adesso continuerà ad essere guardato a vista nel penitenziario laziale: omicidio volontario aggravato e stalking le pesanti accuse a suo carico.