Scorrendo gli argomenti trattati in questi giorni dalla stampa locale uno ha attratto l’attenzione: quello riguardante la situazione occupazionale degli ex lavoratori della GAM di Bojano, un tempo fiore all’occhiello della branca agroalimentare molisana. Una realtà produttiva che negli anni, ha cambiato proprietà e identità, fono all’arrivo nella cittadina ai piedi del Matese del gruppo del cesenate Amadori, conosciuto dal grande pubblico televisivo perché protagonista di uno spot in cui l’affabilità che lo contraddistingue era caratterizzata dalla frase… parola di Francesco Amadori. Fin qui nulla, se non per un particolare di non poca importanza la disattesa della parola data. Infatti, da giorni circola la notizia, almeno che non sia una fake news, che la società avicola emiliano/romagnola ha intensione di recedere dagli impegni intrapresi snobbando letteralmente i lavoratori molisani che, giustamente stanno alzato la voce per la poca considerazione in cui sono tenuti. Una questione che la dice lunga di come il Molise è ancora una volta terra di conquista da parte di chi crede poter concludere gli affari “pro domo sua con una manciata di spiccioli e di becchime, aggiungiamo noi perché la situazione assurda e insostenibile necessita attenzione e priorità nei confronti di chi attende la ripresa della produzione avicola nello stabilimento Bojanese che langue da molti anni. Un qualcosa che necessita di attenzione e che fa tenere alta la guardia in merito al problema perché indica poca considerazione per il Molise considerato ancora una volta semplice corridoio di passaggio per raggiungere altre realtà meno produttive; ecco perché sarebbe il caso di mantenere la parola data dando un segnale positivo a chi attende certezze e non promesse che, visto le intenzioni, siamo sicuri non saranno mantenute.