Come da copione le polemiche e gli spunti critici arrivano ogni qualvolta l’Università del Molise, come da convenzione stipulata con il Comune di Campobasso, invia una documentazione circa la vulnerabilità sismica degli edifici scolastici del capoluogo di regione.
E’ successo ogni volta e capita anche adesso che l’equipe degli ingegneri dell’Unimol fa pervenire la documentazione relativa alle scuola primaria di via Gramsci, la scuola situata al centro del Quartiere Cep. Un edificio che, nei suoi numerosi locali, oggi ospita gli alunni della scuola di Mascione, in attesa che venga realizzata la nuova struttura nella Contrada Casale, ma anche un Poliambulatorio dell’ASREM, un Ufficio postale, una scuola calcio ed altre associazioni,tra cui quella del quartiere Campobasso Nord.
Nel documento si sottolinea che l’edificio presenta diversi problemi ed è tra quelli in città messo peggio.
La risposta del sindaco Battista è di quelle perentorie, quando ribadisce la volontà a volersi attenere scrupolosamente alle indicazioni degli esperti, anche rispetto ad una chiusura della scuola qualora risultasse la necessità di dovervi assolutamente provvedere.
Parla di necessari e significativi approfondimenti il primo cittadino di Campobasso, mentre sottolinea che nei prossimi giorni verrà aperto il cantiere relativo al uovo plesso scolastico della Contrada Mascione.
Una questione definita, dunque, che mette bando alle tante parole di critica?
Niente affatto, perché giunge puntuale nelle redazioni degli organi di stampa la nota del Comitato Nazionale “Scuole Sicure”, che con il suo referente regionale, Nicola Simonetti, torna a ribadire la preoccupazione di quanti, genitori, insegnanti, operatori scolastici, professionisti, ritengono che il dato di pericolosità di questo edificio e degli altri è di fatto assolutamente preoccupante, perché mostra come negli anni poco e niente è stato fatto per la sicurezza dei luoghi dove alunni, studenti, insegnanti ed operatori vivono gran parte delle ore della giornata e devono poter essere tutelati sempre, anche e soprattutto nei casi degli eventi sismici che non forniscono avvertimenti e neanche si possono prevedere.
Preoccupazioni legittime, che si basano anche sui ritardi delle verifiche e su scelte che non sembrano adeguate, come quella relativa al nuovo edificio di Mascione, che potrà ospitare soltanto un centinaio di bambini, a fronte di una richiesta, fatta circa tre anni fa, di un intervento più ampio, per presenza di scolari presso l’Istituto Comprensivo Igino Petrone e la Don Milani.