Malcontento diffuso dopo il recente decreto dell’ormai ex ministro per le Attività e i beni culturali Alberto Bonisoli che ha fatto perdere al Molise il Polo museale accorpandolo all’Abruzzo.
“Si tratta dell’ennesimo danno per una regione che negli ultimi anni ha già visto sottrarsi tanti presìdi istituzionali”: ha commentato amaramente la consigliera regionale di maggioranza Filomena Calenda
La riorganizzazione interna del Mibac ha fortemente penalizzato un territorio già provato
“Ormai il Molise – ha continuato l’inquilina di Palazzo D’Aimmo – è terra di soppressioni ed accorpamenti. Il decreto contiene le disposizioni sull’organizzazione e sul funzionamento dei musei e prevede lo scioglimento dei Poli museali. Al loro posto nascono le direzioni territoriali delle reti museali. Dieci in tutto. Dopo appena cinque anni il Polo museale regionale scompare e con esso si affievoliscono di molto le speranze di poter dare concretezza e visibilità ad un settore che potrebbe essere strategico per l’intera regione. Eppure, nell’ultimo periodo c’erano stati segnali di rilancio delle attività poste in essere dalla Soprintendenza ed ora tutto torna in discussione o viene addirittura vanificato. La speranza – ha concluso la consigliera Calenda – è che si possa rivedere questo provvedimento e tornare, quindi, ad avere una direzione territoriale molisana che si dedichi appieno alla valorizzazione dei siti e del patrimonio culturale della nostra regione”