La Fresilia è un’opera strategica per il collegamento stradale tra l’Alto Molise e la zona adriatica perché, unendo le fondovalli Biferno e Trigno farebbe uscire dall’isolamento geografico, storico e sociale una vasta parte montana e collinare della regione in grave difficoltà economica ed occupazionale. Ad essere interessati direttamente all’opera in questione gli imprenditori e residenti di Frosolone, Duronia, Torella, Molise, Civitanova, Pietracupa, Bagnoli, Agnone, Capracotta.
La Fresilia, una volta completata, potrebbe quindi creare i presupposti di favorevoli prospettive per il futuro grazie al collegamento diretto con l’area costiera e i territori confinanti di Puglia e Abruzzo attraverso la Statale 16 Adriatica, l’autostrada A-14 e le stazioni ferroviarie di Termoli e San Salvo-Vasto.
Ma sulle risorse finanziarie che l’assessorato regionale ai trasporti vorrebbe riprogrammare per questa arteria, l’ex governatore Michele Iorio suggerisce che la legge 24 del 1989 consente deroghe che possono essere utilizzate per le strutture strategiche quale è appunto la Fresilia, risolvendo inoltre il problema del piano paesistico nell’Assemblea di via 4 Novembre in pochissimo tempo.
La riprogrammazione di 40 milioni di euro destinati alla superstrada Fresilia da dirottare in altre opere viarie potrebbe tornare utile dal punto di vista elettorale ma non all’uscita dai disagi quotidiani di coloro i quali vivono nei paesi del Medio e Alto Molise.