Davide Vitiello
Dal 10 al 17 Maggio sono state pubblicate tre determine a firma del direttore del servizio bilancio, patrimonio e provveditorato del consiglio regionale del Molise, con le quali sono stati riconosciuti, a seguito della richiesta presentata dagli interessati, altri tre premi di fine mandato nei confronti dei consiglieri regionali che hanno cessato la loro funzione a inizio 2018. Si tratta nello specifico di Piarpaolo Nagni, Giuseppe Sabusco e Nunzia Lattanzio.
Nagni, che negli ultimi cinque anni ha ricoperto l’incarico di assessore esterno ai lavori pubblici, infrastrutture, trasporti e mobilità e che non è stato rieletto alle elezioni del 22 Aprile, porta a casa un assegno di 30 mila euro in base all’art. 8 della legge n. 10 del 25 Luglio 2013 che al comma 2 evidenzia che “la misura dell’assegno è stabilita in una mensilità dell’indennità di carica lorda, che risulta spettante al consigliere regionale al momento della cessazione dell’incarico, per ogni anno di servizio svolto e sino ad un massimo di dieci anni”.
Il 14 Maggio è stato il turno dell’esponente dell’UDC Giuseppe Sabusco, in consiglio regionale dal 2011 fino a febbraio del 2018.Anche lui come Nagni non rieletto alle ultime consultazioni. Al medico originario di Montelongo sono stati riconosciuti 36 mila euro. Ultima in ordine di tempo Nunzia Lattanzio, eletta ne 2013 con l’Udeur, poi transitata nel gruppo misto e non ricandidata alle elezioni del 22 Aprile. A lei lo scorso 17 Maggio la Regione ha riconosciuto 30 mila euro.
In totale 96 mila euro che vanno ad aggiungersi ai 318 mila euro già stanziati dalla Regione come riconoscimento economico al lavoro svolto dai consiglieri che hanno da poco cessato la loro funzione, vale a dire: Salvatore Ciocca che ha beneficiato di un premio di 36 mila euro; stesso importo … 36 mila euro per l’ex consigliere delegato alla caccia Cristiano Di Pietro; 30 mila euro a testa per Domenico Di Nunzio, che nei cinque anni di governo Frattura ha gestito la delega al turismo, e Nico Ioffredi, ex consigliere delegato ala cultura. Nessuno di loro è stato rieletto a Palazzo D’Aimmo.
Hanno portato a casa il premio anche Michele Petraroia, destinatario di un mega assegno di 60 mila euro e rispettivamente Paolo Di Laura Frattura, Filippo Monaco e l’ex delegato allo sport Carmelo Parpiglia destinatari di 36 mila euro ciascuno. 18 mila euro sono andati all’ex assessore esterno Carlo Veneziale.
In totale 414 mila euro di fondi pubblici elargiti in meno di due mesi grazie a una assurda legge approvata all’inizio della scorsa legislatura. Un ennesimo regalo alla casta e una ulteriore presa in giro per i cittadini, che stride in maniera evidente con il programma del governatore Donato Toma, che al punto relativo ai costi della politica si impegna a legare il compenso alla produttività del consigliere, in funzione dell’introduzione di un vero e proprio meccanismo che vincola il premio assegnato al risultato conseguito.