Dunque siamo alle solite, si passa dall’esaltazione alla depressione più nera nello spazio di un istante, dal rivendicare un successo personale, un protagonismo individuale per il buon futuro della propria terra alla strada bruciata di un fallimento da accollare a qualcun altro.
Parliamo della notizia, affidata alle testate nazionali autorevoli, anche specialistiche ed economiche, circa il fermo,per ora è stato usato il termine “sospensione”, del piano di investimento di Stellantis, Mercedes e TotalEnergies, che tutte inseme programmavano il progetto della Gigafactory a Termoli, uno stabilimento che potesse produrre e fornire batterie per auto elettriche a basso costo per adattarsi alle richieste di un mercato che, nelle speranze risultasse sempre più appetibile e di grande crescita.
Purtroppo chi si è venduto il progetto, citando una partecipazione individuale e perciò prospettando un riconoscimento, anche elettorale, del popolo, oggi resta deluso, perché quel mercato, pur aiutato e favorito da incentivi e sostegni, sembra non decolli, forse a causa di una innovazione ancora non completamente adeguata alle esigenze della attuale società, che chiede velocità di spostamenti, sicurezza e naturalmente costi decisamente più abbordabili.
Così si sospende il Progetto e si va ad un incontro chiarificatore con le istituzioni nazionali, la Politica vuole sapere, vuole capire come e cosa riuscirà a guadagnare, come modificare la sconfitta odierna in vittoria esaltante.
Cosìì il Ministro Alfonso Urso, che ricorda la riunione, convocato immediatamente proprio a Termoli, in cui ci si aspetta l’espressione delle ragioni del rinvio dell’esecuzione dei due progetti, che riguardano la Germania e l’Italia.
Sarà l’occasione, secondo l’esponente del Governo, di valutare il da farsi per mantenere i livelli occupazionali nello stabilimento molisano.
Della vicenda se ne stanno occupando anche numerosi consiglieri regionali, ognuno per il proprio percorso politico, tra i quali Roberto Gravina con i propri timori e le immense preoccupazioni di un congelamento dell’intero percorso, e Massimo Romano che presenta una interrogazione urgente, rivolta al Presidente Francesco Roberti e all’Assessore allo Sviluppo Economico Andrea Di Lucente per conoscere le intenzioni della Giunta regionale per scongiurare il pericolo che non se ne faccia più niente della trasformazione e costruzione dell’impianto Gigafactory presso la sede di Termoli.
Naturalmente la vicenda è entrata di gran corsa anche nella Campagna elettorale per le Amministrative di termoli, dove i candidati a Sindaco sono ben 6 e quelli per la poltrona di consiglieri ne sono almeno 300 e dove ognuno ha una propria opinione e qualcosa da dire, cose sicuramente importanti ma per noi estremamente difficile riportare.