Il primo Programma regionale, che va da questo 2018 e fino al 2020, per la lotta alla povertà è stato approvato dalla Giunta regionale del Molise, in attuazione alle norme di un decreto legislativo dello scorso anno, che introduceva il Reddito di Inclusione, quale misura di contrasto, appunto alla povertà in Italia.
A tal riguardo è intervenuto con i giusti dati l’Istituto Nazionale di Statistica, che sottolinea come in Molise si registrino alcuni indicatori che danno forti preoccupazioni, proprio in relazione alle condizioni socio-economiche delle persone e delle famiglie.
Dati drammatici che riportano come, in relazione al 2016, i nuclei familiari che vivono al di sotto della soglia di povertà relativa sono il 18,2% a fronte di un dato nazionale del 10,6%, gli individui poveri sono il 21,1% a fronte del 14% in Italia.
In base ai dati di accesso al Sostegno per l’Inclusione Attiva, il SIA, sostituito il 1 gennaio di quest’anno dal REI, il Reddito di Inclusione, dati rilasciati dall’INPS e aggiornati recentemente, al 23 marzo 2018, nella Regione Molise si registra una situazione sicuramente difficile, con 877 nuclei familiari beneficiari di REI e 466 di SIA, mentre gli individui sono 4.017 con entrambe le misure di sostegno, pari al 52,69% di copertura.
Comunque l’importo erogato per ogni nucleo familiare con il SIA è stato pari a 229 euro mensili, mentre con il REI è salito a 274 Euro.
La questione, comunque, è quella in sintonia con una stima del Ministero del Lavoro, stima ottenuta sui dati delle dichiarazioni ISEE presentate nel 2016, dove da 1 luglio il numero dei nuclei familiari potenzialmente beneficiari del Reddito di Inclusione passeranno da 2549 a 4232, con gli individui che da 9636 saliranno a 12.644.
Intanto l’assessore regionale alle Politiche Sociali Luigi Mazzuto fa sapere di mirare a mettere a sistema tutte le risorse economiche finalizzate al contrasto dell’esclusione sociale e alla riduzione dell’incidenza della povertà sul nostro territorio.
Restando in tale direzione, con il provvedimento di programmazione, assunto dalla Giunta regionale il 25 giugno, si intendono liberare risorse complessive per circa 2 milioni di euro da utilizzare a tali scopi.