Con una nota ben argomentata, il presidente regionale dell’ANCI, Pompilio Sciulli, ha messo al corrente tutti i Sindaci dei Comuni del Molise dei contenuti del Decreto, varato il 15 settembre 2020 e non ancora pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, circa le modalità di concessione delle risorse riguardanti il Fondo di sostegno alle attività economiche, artigianali e commerciali, un aiuto concreto che intende ripartire, tra i Comuni delle aree interne e montane, 210 milioni di euro per il sostegno alle attività produttive economiche, artigianali e commerciali dei territori.
Saranno 3.101 i Comuni che otterranno benefici, per un totale di oltre 4 milioni di abitanti italiani coinvolti.
I Comuni potranno utilizzare il contributo per sostenere economicamente piccole e medie imprese del proprio territorio, attraverso contributi a fondo perduto per spese di gestione, sostegni alla ristrutturazione, ammodernamento, ampliamento ed innovazione e contributi a fondo perduto per acquisto di macchinari, impianti, arredi, attrezzature, opere murarie e impiantistiche.
Un percorso che più volte era stato richiesto dall’ANCI, che ha, da almeno 10 anni a questa parte, sottolineato la necessità di finanziare i Comuni, e attraverso di loro le attività produttive delle aree interne.
Per la definizione della platea dei Comuni beneficiari è stato utilizzato, così come chiesto da ANCI MOLISE, il criterio della perifericità e della minore dimensione demografica.
Naturalmente tale sostegno non si sostituisce alle misure dei “Ristori” previste dagli ultimi Decreti in merito alla diffusione del virus e alle misure per contenerla e che sono in fase di conversione in legge.
Questo “Fondo di sostegno nasce, infatti, prima della pandemia e il suo utilizzo, da parte dei Comuni, non è esclusivamente finalizzato a misure che contengano l’impatto di tale emergenza.
Può essere, tale attuale impatto uno dei presupposti, ma non è l’unico e non è affatto vincolante.