Protesta europea dei sindacati a Bruxelles per la crisi dell’automotive

Non soltanto Roma. La mobilitazione assume rilevanza europea. Il settore dell’automotive, è ormai noto, si trova a vivere un momento di forte crisi con il crollo della produzione di auto in Italia di Stellantis giunto ai livelli del 1956.

Motivo per il quale le organizzazioni sindacali europee hanno indetto una grande manifestazione in programma il 5 febbraio a Bruxelles alla quale prenderanno parte i dipendenti del settore, che giungeranno anche dal Molise.

Per i molisani la questione Stellantis è tra le più preoccupanti, considerato che il futuro appare sempre più buio ed incerto.

Le prospettive sembrano essere sempre più difficili per il settore: da gennaio, infatti, entra in vigore la nuova normativa che prevede sanzioni pesanti per le aziende che non rispettano i parametri ambientali richiesti.

Una misura che se da un lato è necessaria per affrontare le sfide climatiche, dall’altro rappresenta una forte pressione – dal punto di vista economico – per le imprese del comparto, con conseguenze inevitabili su dipendenti e sull’indotto.

“Come organizzazione sindacale – ha dichiarato la Uilm Termoli – riteniamo inaccettabile che i costi di questa transizione vengano scaricati esclusivamente sui lavoratori, già provati da anni di sacrifici e incertezze. Il caso del Molise ne è un esempio emblematico: il progetto della Gigafactory a Termoli, che dovrebbe rappresentare una svolta per il territorio, vive ancora in uno stato di incertezza, rallentando le prospettive di sviluppo e occupazione. È essenziale che le istituzioni garantiscano non solo il rispetto dei tempi, ma anche il coinvolgimento diretto dei lavoratori e delle comunità locali”.

Motivo, questo, per il quale i sindacati si mobiliteranno davanti il Parlamento Europeo. L’obiettivo è di far sentire la voce di chi costruisce ogni giorno il futuro dell’industria europea e chiedere alle istituzioni un piano di transizione equo e sostenibile.