Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza offrirà all’Italia e al Molise una quantità di finanziamenti mai visti negli ultimi decenni per puntare con decisione alle infrastrutture viarie, mobilità sostenibile, digitalizzazione, salute e rigenerazione urbana.
In una piccola realtà come il Molise a rischio desertificazione e scomparsa, deve essere questo il momento di puntare sulla realizzazione della autostrada Termoli-San Vittore, l’elettrificazione ferroviaria e fibra ottica per proiettarsi in avanti. Sfruttare la posizione geografica di Venafro verso Napoli e Roma e Termoli sul lato Adriatico sarà di fondamentale importanza, le parole di Stefano Buono responsabile dell’associazione Partecipazione Democratica. Poi ci sono le possibilità di altri strumenti di spessore come le Zone Economiche Speciali, il riconoscimento di Area di crisi complessa, il bonus Sud che consentono un trattamento fiscale speciale per le imprese, e il ritorno del Molise nell’Obiettivo 1 per quanto concerne la programmazione dei fondi strutturali europei.
Ecco perché conviene aprire un dibattito, oggi inesistente, su una progettualità che possa tenere assieme lo sviluppo economico, la rigenerazione urbana, l’abbassamento dei livelli di inquinamento, il potenziamento della rete ospedaliera e della medicina territoriale. I paesaggi naturali, i borghi storici, i siti d’arte – conclude Stefano Buono -devono essere centrali in questo progetto che deve poggiare le fondamenta su un modello di sviluppo sostenibile.