Rabbia e scontento tra gli operatori della Marineria termolese

Obiettivo della protesta vissuta al Porto di Termoli è opporsi alle nuove direttive comunitarie che prevedono in tutta la Nazione il negativo impatto sociale ed economico che le norme europee avrebbero sulle imprese ittiche, pescatori e territori.

La scomparsa della pesca a strascico causerebbe anche sulla riviera adriatica di Molise, Abruzzo e Puglia gravi ripercussioni sul futuro degli operatori del settore. Smantellare l’attuale sistema distruggerà in breve tempo il mercato e l’intero sistema produttivo italiano, agevolando le già consistenti importazioni di pescato da Paesi esteri.