Dopo i recenti decreti commissariali, da ieri Gemelli Molise, ha iniziato a non accettare più pazienti per l’erogazione della Radioterapia. Sulla questione, questa volta, intervengono Cittadinanzattiva, AIL Campobasso-Isernia e LILT Campobasso che si appellano, nella circostanza, al neo Subcommissario Marco Bonamico.
“Questo – commentano – ci fa temere fortemente che i pazienti con malattie onco-ematologiche avranno maggiore difficoltà nell’accesso alla radioterapia; la chiusura di un servizio di questo tipo comporterà un allungamento delle liste di attesa e una maggiore mobilità sanitaria in uscita, penalizzando ulteriormente i cittadini molisani ed acuendo ancora di più le diseguaglianze”.
In regione, inoltre, rimarca Jula Papa, segretaria di Cittadinanzattiva Molise:
“non è stata formalizzata l’attivazione della Rete oncologica, principale strumento per garantire omogeneità nelle procedure e nei percorsi di assistenza e cura per i malati onco-ematologici, né è stato individuato un coordinatore della stessa rete”.
Non da ultimo, nonostante lo stanziamento di oltre 5milioni ed 800mila euro, destinato alla digitalizzazione del CUP regionale e all’inserimento nel sistema unico di prenotazione di tutte le aziende pubbliche e private accreditate e delle rispettive agende per l’erogazione dei servizi, compresi la radioterapia, il sistema di gestione di fatto non esiste.
Dunque, la richiesta al sub Commissario alla Sanità, Bonamico,
“affinché metta in atto con urgenza tutti i provvedimenti necessari al fine di garantire, ai pazienti oncologici della nostra regione, il percorso di cura più appropriato, veloce e personalizzato. Inoltre chiediamo di aprire un Tavolo di lavoro per contribuire in materia inclusiva e competente alle future scelte programmatorie”.