Abbiamo voluto visitare l’Impianto di raccolta e trattamento dei rifiuti gestito dalla Società “Giuliani Envirnment” e situato nei pressi della Fondovalle del Biferno in territorio di Montagano, un impianto funzionale, che fa fino in fondo il proprio dovere, anche se necessiterebbe di un ampliamento, per organizzare sempre al meglio le procedure lavorative e sistemare soprattutto i rifiuti non pericolosi e non soggetti al recupero.
Intanto i 30 addetti sono impegnati quotidianamente ad accogliere i mezzi che arrivano al mattino all’impianto e provenienti da oltre 60 Comuni.
Gli arrivi sono differenziati già nel trasporto, conferendo nei giorni dedicati ai materiali plastici ed a carta, vetro, rifiuto secco ed organico.
Per una buona comunicazione è nostra intenzione toccare una per volta le varie lavorazioni, che intervengono attivamente sull’intero ciclo produttivo, che si occupa di ogni tipologia di rifiuto, mantenendo un buon livello nella scala del rispetto ambientale.
Così vogliamo subito sottolineare di come la scelta intrapresa dalla Direzione Aziendale è diventata essenzialmente quella del recupero, partendo dall’insieme dell’elemento differenziato della “plastica”, che viene subito separata dal materiale metallico, l’alluminio delle lattine, in quella che viene chiamata la Cabina di Selezione, dove viene anche separata in plastica cosiddetta dura, in imballi industriali e in plastica domestica ed avviata, quella adeguata al recupero, presso il COREPLA, il Consorzio Nazionale per la Raccolta, il Riciclo e il Recupero degli Imballaggi in Plastica.
Una operazione che vede dunque una prima forma di recupero di un materiale assai ingombrante e resistente nel tempo, che abbandonato al non suo riutilizzo, diverrebbe nel tempo una presenza immensa nei luoghi e sicuramente negativo per ogni comunità.
Il recupero e il riciclo sono punti fondamentali, oggi, nella filiera del rispetto ambientale, perché sottraggono le cadute negative dell’inquinamento e costruiscono una ottima alternativa agli inceneritori, che provocherebbero fumi assai pericolosi per la salute delle persone, degli animali e delle piante, in un mondo che bisogna preservare e valorizzare nel suo complesso.
Una lavorazione dunque ottimale, anche se bisogna aumentare e di molto l’impegno ad una più ottimale raccolta differenzia, dove i Comuni rappresentano il punto di partenza, perché una buona raccolta differenziata, negli ambiti della quantità e della qualità, porterebbe davvero a moltissimi miglioramenti nei territori, anche nelle forme economiche che sarebbero di gran lunga di beneficio per tutti.