Molise simile alla totalità delle altre Regioni, i dati dell’affluenza ai cinque quesiti del Referendum sono stati tutti bassi, posizionandosi in media intorno al 14 %.
Nello specifico, gli 84 comuni della Provincia di Campobasso hanno registrato poco più o poco meno il 14% di presenze elettorali in tutti i quesiti, 14,27 in quello della “incandidabilità dopo una condanna”, 14,26 nella “limitazione delle misure cautelari”, stesse percentuali per la “separazione delle funzioni dei magistrati”, i “membri laici nei Consigli giudiziari” e le “Elezioni dei componenti togati del Consiglio Superiore della Magistratura”.
Percentuali di poco meno per l’affluenza al voto nei 52 Comuni in Provincia di Isernia.
In effetti il numero dei votanti cresce notevolmente dove si è votato per scegliere i Sindaci ed i Consiglieri comunali.
Nei 18 Comuni molisani, 15 in Provincia di Campobasso e 3 in quella di Isernia, gli elettori sono stati sicuramente di più, accettando oltre la scheda per le Amministrative, anche quelle dei referendum, aumentando di fatto la percentuale del voto.
Nell’ambito comunque della scelta tra il SI e il NO, volendo da una parte abrogare le norme e dall’altra non toccarle, il voto ha privilegiato i primi con un risultato superiore al 50 % un po’ per tutti i quesiti, toccando punte di oltre il 70% in alcuni, come quelli sulla separazione delle funzioni dei magistrati, la partecipazione dei membri laici a tutte le deliberazioni del Consiglio direttivo della Corte di Cassazione e le elezioni del Consiglio Superiore della Magistratura.
Intanto nessun quesito ha raggiunto il quorum, un segnale davvero negativo, che mette in dubbio lo stesso ricorso allo strumento referendario, anche se mostra la necessità di un dibattito parlamentare che possa operare quei cambiamenti che tanti cittadini auspicano e si aspettano.