Entro il primo luglio bisogna autorizzare il pascolo degli animali in montagna, ma prima sono necessarie le attività di profilassi anche per far fronte ai focolai di brucellosi registrati in alcune zone del Molise.
Tuttavia – fa notare Vittorio Nola esponente di minoranza in consiglio regionale – nei giorni scorsi sono scaduti i contratti di diversi veterinari che, per questo motivo, non possono portare a termine le attività propedeutiche al pascolo montano.
Ogni azienda zootecnica rischia di dover pagare fino a 150 mila euro per gli ultimi 5 anni di rimborsi legati alla Politica Agricola Comunitaria. La sopravvivenza economica e sanitaria di decine di aziende è messa a serio rischio. Regione e Asrem devono rinnovare al più presto i contratti ai veterinari precari.