Utilizzo considerato deludente dei fondi e della direzione regionale per trasporti, sanità e tanto alto. Il giudizio emerso dalla Corte Dei Conti sulla gestione della regione Molise non piace affatto.
La relazione che accompagna il risultato sul rendiconto 2020 boccia per il terzo anno consecutivo l’operato del presidente Donato Toma e del centrodestra.
La notizia ha creato malumori nelle opposizioni in consiglio regionale che mal giudicano questo verdetto.
In pratica, la Sezione di controllo ha valutato del tutto negativo il modo in cui l’ente ha utilizzato le proprie risorse. Tutto questo a fronte di indebitamento che sfiora il mezzo miliardo di euro. Le preoccupazioni, in particolare, vertono sia sul contenzioso da 111 milioni di euro aperto dall’Inps nei confronti dell’Asrem per i contributi sospesi dopo il sisma 2002, sia sugli oltre 20 milioni di euro di extrabudget chiesto dai privati accreditati.
Sul settore trasporti i giudici contabili evidenziano il mancato avvio di una gara ad evidenza pubblica per l’affidamento del servizio extraurbano. L’amministrazione del centrodestra, insomma, dicono gli esponenti di minoranza, non è in grado di gestire e a pagarne le spese, dirette e indirette, sono i cittadini. Il rendiconto, ricordiamo, è uno dei documenti più importanti per stabilire la salute di un ente. Davanti a tutto ciò il MoVimento 5 Stelle si espone e chiede come mai si sia giunti ad un simile risultato, a seguito di un periodo che ha visto l’arrivo di sostegni da parte, soprattutto a seguito dell’arrivo della prima ondata pandemica.