Dopo l’ennesimo incidente mortale sulla fondo valle Trigno della settimana scorsa, torna sulla questione della sicurezza stradale l’Associazione Pro Trignina attraverso Antonio Turdò, il suo massimo esponente.
Le proteste degli automobilisti sulla tratta che da Isernia conduce al mare sono state sempre numerose, ma spesso a provocare i sinistri sono state fino ad ora le alte velocità in una arteria trafficata soprattutto nel periodo estivo e da pesanti tir che si muovono dall’Adriatico al Tirreno.
Ad ogni modo la carreggiata a 2 corsie e i pochi rettilinei del tragitto a disposizione dei viaggiatori si sommano adesso agli impianti semafori allestiti dall’anas per migliorare le condizioni del manto stradale, gibboso in troppi punti, e alla ridotta visibilità per via della crescita naturale della vegetazione primaverile ai lati della superstrada.
Di recente a peronare la causa del raddoppio della Trignina si sono recati a Roma dal ministro Salvini alcuni sindaci ed amministratori comunali molisani e abruzzesi. Oltre alla solidarietà e alle promesse gli automobilisti attendono altro d’ora in avanti.