Di tutta l’acqua potabile che ogni giorno attraversa l’infrastruttura idrica del Comune di Campobasso quasi il 70% non arriva ai rubinetti di casa.
È questo il dato allarmante che ci restituisce l’Annuario Statistico 2019 dell’istat, che consegna al capoluogo di regione il triste primato a livello nazionale.
Queste inefficienze del sistema idrico sono causate soprattutto dall’età avanzata delle tubature, dalle giunture spesso difettose ma anche dai cosiddetti consumi non autorizzati, vale a dire persone che rubano l’acqua dalle condutture.
A pagare il disagio sociale dell’ inefficienza del sistema idrico sono soprattutto quelle famiglie che sono costrette a lamentare abituali irregolarità nell’erogazione dell’acqua, ma il danno economico ricade su tutti i cittadini, perché all’interno di questa imponente infrastruttura circola acqua potabile che ha già subito un complesso e costoso processo di depurazione.
Una realtà che vede Campobasso come apri fila di un fenomeno che non si limita ai confini cittadini ed interessa l’intera regione molise dove, per via dell’età avanzata della rete idrica – basti pensare che quasi il 70 percento delle tubature sono vecchie di almeno 30 anni- le perdite totali sono si inferiori rispetto al capoluogo di regione ma si assestano comunque al 60%, causando un danno sociale ed economico enorme.
L’acqua è un bene pubblico non a caso, rappresenta infatti la base della vita e del nostro sistema produttivo, pregiudicare la sua corretta erogazione equivale a pugnalare l’efficienza della nostra regione.