Ridimensionati nelle competenze gli Assessori regionali, nuove deleghe per i Consiglieri

Nessun secondo sottosegretario in Regione, la maggioranza di centrodestra ha ritenuto di non procedere con le modifiche dello Statuto e tornare al precedente assetto, cancellando di fatto una nomina che stava facendo discutere e che appariva ai più assolutamente inutile e perfino deleteria.

Così si è deciso per il niente di fatto, considerando anche il costo eccessivo, oltre un milione di euro, per organizzare un Referendum abrogativo che si stava consolidando, attraverso una condivisione popolare assai determinata.

A fronte di questo passo indietro, il Presidente Francesco Roberti è intervenuto sugli Assessori, sulle deleghe, quelle assegnate loro dopo i risultati elettorali regionali.

L’intervento ha determinato alcuni cambiamenti, proponendo alcuni ritiri e perciò un depotenziamento delle assegnazioni iniziali, ma ha anche considerato una nuova distribuzione e dunque un rinnovato equilibrio, assegnando le direzioni degli incarichi e dunque alcune deleghe ai consiglieri regionali che diventano così consiglieri delegati.

L’assessore che perde di più è Salvatore Micone, che si vede ritirare le deleghe di Sport, Turismo e Cultura, oltre alla Digitalizzazione. Restano a lui l’Agricoltura, la Pesca e la Programmazione Forestale.

Il Turismo e la Cultura passano così al Consigliere delegato Fabio Cofelice.

Dello Sport e della Digitalizzazione invece se ne occupa Armandino D’Egidio.

Gianluca Cefaratti perde le Politiche Sociali, che sono di pertinenza di Stefania Passarelli, che ottiene anche la Caccia da Francesco Roberti.

Andrea Di Lucente deve cedere la delega all’Energia a Massimo Sabusco, che ha ottenuto anche le Risorse Idriche da Michele Marone.

Il Presidente Roberti si era riservato alcune deleghe per sé, oggi le distribuisce ad alcuni consiglieri, nello specifico, dopo quelle già nominate, ha assegnato i Trasporti a Roberto Di Pardo e la Formazione a Roberto Di Baggio.

Questi ultimi due ricevono le assegnazioni rispettivamente dell’Ambiente a Di Pardo, una delega che aveva Di Lucente e il Personale a Di Baggio, anche questa una competenza iniziale di Di Lucente.

Resta senza deleghe, ma sembra per sua precisa volontà, il consigliere Nicola Cavaliere.

Agli Assessori restano comunque deleghe sicuramente importanti.

Nello specifico:

ad Andrea Di Lucente: le attività produttive, lo sviluppo Economico e l’internazionalizzazione delke Imprese, oltre l’accesso al credito, le politiche comunitarie e la cooperazione internazionale;

a Gianluca Cefaratti restano il Bilancio, la Finanza, le Politiche del Lavoro, quelle per l’Immigrazione, per la famiglia, i giovani e di parità, oltre a quelle relative all’Inclusione;

Michele Iorio rimane con le sue assegnazioni e cioè le Riforme Istituzionali, il coordinamento dei fondi europei, il PNRR,le Politiche di coesione ed i rapporti con i vari Ministeri per l’attuazione del Piano di rientro del debito sanitario;

di Salvatore Micone abbiamo già detto, resta Michele Marone che mantiene i Lavori Pubblici, il Demanio regionale,la viabilità e le infrastrutture.