Da metà dicembre sono entrate in vigore in tutta Italia le nuove regole del Codice della Strada. Giusto in tempo per le festività natalizie, un periodo dell’anno che prevede numerose occasioni di divertimento, tra le cene e i giorni di vacanza che in questi giorni hanno consentito ad alcuni di fare più spesso tardi la sera. Ma per gli appassionati dei veglioni e delle serate in discoteca, le ore di sonno perse e i parecchi bicchieri di troppo, possono essere fattori pericolosi per i conducenti che si mettono in viaggio e per i passeggeri a bordo. L’approvazione del nuovo codice della strada infatti conferma la tolleranza zero per chi guida dopo aver bevuto: le sanzioni minime scattano già con un tasso alcolemico di 0,5 grammi per litro, e possono variare dai circa 500 euro agli oltre 2 mila. Per coloro che sono sorpresi a guidare con un tasso superiore ad 1,5 grammi, oltre alle multa è prevista la sospensione della patente da 6 mesi ad un anno. Regole che diventano più severe nei confronti dei neopatentati, per i quali è prevista anche la sottrazione di 10 punti. Per loro inoltre, è stata ridotta la cilindrata dei veicoli che possono essere condotti per i primi tre anni dal conseguimento della patente.
Severissime le regole per chi viaggia dopo aver fatto uso di sostanze stupefacenti, che prevedono la sospensione della patente fino a 3 anni.
Ma l’assunzione di sostanze non è l’unico fattore a determinare la mancanza di concentrazione alla guida: multe dai 250 ai mille euro con sospensione della patente sono riservate a coloro che utilizzano gli apparecchi telefonici mentre sono al volante: misure che si inaspriscono se le condotte causano incidenti.
Il nuovo regolamento affronta anche altri aspetti della guida, dai sorpassi azzardati al mancato rispetto della distanza di sicurezza tra i veicoli, e si occupa di regolamentare anche il comportamento di veicoli ecologici, come ad esempio il monopattino elettrico.
Tutte misure che ad alcuni sono sembrate troppo severe: “droga e alcolismo non si contrastano solo con la repressione ma con politiche sociali e culturali efficaci.” – ha infatti dichiarato in merito il segretario della sezione molisana di Sinistra Italiana Vincenzo Notarangelo. Tuttavia, le statistiche nazionali relative agli incidenti stradali e al numero delle vittime sia tra i passeggeri che tra i pedoni, sembrano vedere nelle misure punitive, almeno per il momento, l’unica soluzione efficace.