L’aumento dei prezzi energetici e alimentari, collegato al pericolo di una nuova recessione, alza un’onda destinata a travolgere milioni di posti di lavoro e pensionati e decine di migliaia di imprese. Ogni famiglia italiana spenderà 1.516 euro in più nel 2022 per luce e gas rispetto all’anno precedente: 2.771 euro quest’anno, contro i 1.255 del 2021, un aumento del 120,8%.
“In Molise – afferma il Coordinatore della CISL Molise Antonio D’Alessandro – il costo del caro bollette sarà uno dei più alti in Italia, + 80%. La media dei rincari, in Italia è del 76,4% mentre quello in Europa è del +51,9%.
L’andamento crescente della spesa trova una ripercussione immediata soprattutto sulle condizioni di disagio economico degli italiani: il caro bollette potrebbe far piombare in condizione di povertà relativa quasi 244 mila famiglie, di cui il 55% concentrato nelle realtà territoriali del Mezzogiorno, che andrebbero ad aggiungersi agli oltre 2,8 milioni di nuclei familiari stimati per il 2022. Anche quelli molisani – continua D’Alessandro – sono alle prese con la stangata dovuta all’inflazione, stimata per il 2022 all’otto per cento, con una perdita di potere d’acquisto di 328 milioni di euro per la provincia di Campobasso e 153 mln per quella di Isernia. È necessario innalzare “uno scudo economico”, mettendo in campo “strumenti straordinari” per proteggere l’occupazione, sostenere il reddito dei lavoratori e delle famiglie. Bisogna gestire – ha concluso il sindacalista – le crisi aziendali, i rinnovi dei contratti pubblici e privati, le piattaforme su fisco, pensioni, governance Pnrr, salute e sicurezza”.