Mentre oltre quaranta dirigenti scolastici affermano di non essere le loro scuole pronte in Molise all’apertura di lunedì 14 settembre, mentre alcuni sindaci ordinano il posticipo della fatidica data di inizio delle lezioni, mentre alcune associazioni di docenti, studenti, genitori e cittadini producono, totalmente inascoltati, le ragioni di un motivato franco confronto per uno spostamento necessario e significativo della data di partenza dei percorsi formativi in presenza, arriva un documento unitario delle sigle sindacali di categoria, che parla di una attività formativa che riprende tra dubbi, precarietà, immense difficoltà e tante, troppe irrisolte criticità.
Iniziano con una valutazione assai interessante, che le dichiarazioni roboanti di questi giorni tendono a rassicurare, ma a poche ore dalla ripresa in sicurezza, molte questioni restano non propriamente realizzate, vedi i trasporti, le mense, l’edilizia scolastica, gli organici.
Intanto sono rimasti pressoché inascoltati e ricordano i presidi dell’8 giugno e del 21 luglio, che avevano bisogno di un lavoro condiviso per risolvere, insieme, tutte le problematiche.
Niente di tutto questo, si è andati avanti senza tener conto di chi la scuola la vive e ne subisce quotidianamente le ambiguità organizzative.
Ed arriviamo al boom di precari che ci saranno in Molise, perché al di là dei proclami della Ministra, ce ne saranno e tanti.
Forniscono i dati i sindacati: dei 311 posti disponibili per le immissioni in ruolo del personale docente oltre la metà resteranno scoperti, “mentre” – affermano – “un vero flop è stato il meccanismo della procedura che avrebbe dovuto consentire la copertura dei posti liberi da parte dei candidati di altre regioni; sui 48 accantonati, solo 6 docenti hanno risposto all’appello per venire in Molise”.
“Saranno circa 800 i lavoratori precari , ai 350 docenti e 150 ATA, che si stanno nominando in questo periodo, si aggiungeranno 337 posti aggiuntivi per l’organico di emergenza attribuiti al Molise, 178 docenti e 159 ATA, che dovranno essere individuati e retribuiti con le risorse gestite dalle scuole.