Il Molise è quinto nella classifica delle regioni a maggior rischio d’infiltrazioni, preceduto solo da Calabria, Campania, Sicilia e Puglia. Un dato preoccupante confermato dallo studio condotto da Eurispes e portato all’attenzione dal consigliere regionale Vittorio Nola.
In particolare, la provincia di Isernia è catalogata come territorio a rischio alto, mentre quella di Campobasso è definita territorio a rischio medio-alto.
Come sottolineato da Nola: “il trend conferma il quadro ben descritto all’interno del Rapporto della Commissione speciale a carattere temporaneo di studio sul fenomeno della criminalità organizzata nel Molise, approvato all’unanimità in Consiglio regionale a settembre 2020. A fronte di questa situazione le istituzioni devono reagire. Bisogna alzare il livello di guardia, fare rete e avere il coraggio di denunciare alla magistratura ogni minimo segnale riconducibile ad attività illecite. L’attuale momento di crisi economica, che vede tante, troppe attività immobiliari, commerciali, artigianali, turistiche e agricole in difficoltà gestionale e finanziaria – continua l’esponente del Movimento 5 Stelle – prepara terreno fertile alla criminalità e le apre nuove possibilità di espansione.
Ribadita poi l’importanza di un Osservatorio regionale sulla Legalità in Molise, la cui istituzione è contenuta in una proposta di legge in fase di completamento, che terrà conto anche delle esperienze e degli strumenti operativi già operativi in altre realtà.