I dirigenti della Faisa Cisal e dell’Ugl hanno voluto sottolineare l’alta adesione del personale autista della ditta ATM allo sciopero di quattro ore, dalle 19 alle 23, da loro indetto nella giornata di ieri.
Il dato è alto, il 70%, soprattutto perché l’azione è stata voluta soltanto da due sigle sindacali.
Evidentemente le ragioni sono condivisibili dalla maggior parte dei lavoratori, che, tra l’altro più volte, nel corso del tempo, hanno protestato, presidiando la sede del Consiglio Regionale e quella dell’assessorato.
Ed è proprio sul ruolo dell’Assessore regionale ai Trasporti, Quintino Pallante, che i sindacalisti si soffermano.
Gli contestano la mancata conoscenza delle norma, infatti scrivono che l’Assessore considera alcune scelte aziendali come violazioni di norme contrattuali, mentre i Sindacati ritengono che in materia di riposi e di fermate illecite ci si trova di fronte a violazioni di norme di legge.
A tal riguardo riportano come la Corte di Giustizia Europea abbia confermato che la protezione della sicurezza e salute dei lavoratori si realizza attraverso il beneficio di periodi di riposo adeguati ed effettivi, i quali da un lato consentono il recupero delle energie psicofisiche e dall’altro prevengono i rischi di alterazione della sicurezza e salute dei lavoratori.
Concludono con la richiesta di un intervento pubblico “doveroso ed immediato”, trattandosi il tutto di sicurezza del trasporto, un intervento che non può attendere una eventuale sentenza che sancisca la violazione.