L’emergenza idrica, che in Molise si è prolungata ben oltre il periodo della siccità estiva, è una questione sulla quale si sta concentrando tutta l’attenzione delle istituzioni del territorio.
Proprio Molise Acque, in quanto azienda che si occupa di rifornire di acqua potabile i comuni della regione, ha richiesto un tavolo tecnico per illustrare i dati, che parlano di sorgenti con una portata d’acqua, inferiore alla soglia minima, di 900 litri al secondo. Nel corso della riunione che si è svolta al Palazzo di Governo a Campobasso e coordinata dal Prefetto Michela Lattarulo, è emersa la possibilità di programmare regolari chiusure del flusso idrico in orario notturno in almeno 40 comuni del territorio: una misura che servirà a gestire le risorse di acqua nell’attesa che il governo nazionale stanzi i fondi necessari all’ammodernamento delle rete, la cui scarsa manutenzione rappresenta la principale causa della dispersione idrica.
Sul totale di un miliardo e mezzo di euro destinato alle regioni del sud in base a quanto stabilito dal Ministero delle Infrastrutture, 50 milioni dovrebbero essere infatti riservati al Molise.