Domani partiranno i saldi invernali e la spesa media per ogni famiglia, secondo la previsione dell’Adoc, si aggirerà intorno ai 165 euro
Una somma sempre più contenuta che risente, oltre che delle non ottimali condizioni economiche generali, anche delle recenti feste natalizie, del Black Friday e della diffusione dell’e-commerce.
Come dichiarato da Roberto Tascini, presidente nazionale dell’Adoc, e Nicola Criscuoli, presidente regionale dell’Associazione – “oggi il rito dell’acquisto a saldo è fortemente depotenziato, a causa di una pluralità di motivi. Da una parte la combinazione tra redditi bassi e spese primarie e irrinunciabili elevate, come quelle sostenute per alimentazione, casa, trasporti e tasse, che quindi non permette alle famiglie italiane di destinare grosse cifre agli extra. Dall’altra l’avvio dei tagli al prezzo subito dopo le festività e a poco distanza del Black Friday di novembre, e l’ascesa dell’e-commerce, limitano ulteriormente la corsa alle vendite scontate. Del resto proprio online è sempre possibile approfittare di offerte, in media del 10-15% tutto l’anno. Così i consumatori preferiscono diluire la spesa, in particolare, per il vestiario nel tempo, piuttosto che concentrarla nel breve periodo”.
A fronte di tutto questo l’Adoc si chiede se ormai abbia ancora un senso, anche per i negozianti, mantenere l’attuale configurazione dei saldi e non piuttosto liberalizzarli e lasciarli attivi tutto l’anno. Una soluzione che offrirebbe un vantaggio sia per i consumatori che per i venditori e che darebbe fiato alle attività fisiche, sempre più in difficoltà.