Torna agli antichi splendori la Festa del Santo Patrono a Campobasso, per lungo tempo snobbata dagli stessi cittadini del capoluogo di Regione.
Torna dunque San Giorgio, nell’attenzione collettiva, attraverso tutta una serie di iniziative, tra le quali spicca la presentazione ufficiale del premio a lui dedicato e l’itinerario storico e culturale che narra le storie della città e della sua gente.
Un viaggio in compagnia dell’archeologo Walter Santoro, che ha accompagnato numerosi cittadini a conoscere i luoghi adiacenti il Municipio e il Municipio stesso.
Ha parlato di angoli e di pietre e di stemmi, oltre alla villa disegnata dall’architetto Bernardino Musenga ed a lui dedicata, l’uomo che aveva proposto la Campobasso moderna, quella da lui progettata, dopo il catastrofico terremoto del 1805, con strade parallele alberate, giardinetti pubblici, orto botanico ed aree verdi in ogni casa.
Una città che ha oggi bisogno di tanta nuova attenzione, che non può essere più mortificata dalla disattenzione e dalla diseducazione dei suoi abitanti, una città che si deve ritrovare attorno ad una causa comune, come quella di ritrovare l’impegno e la solidarietà nel segno del suo Santo Protettore, che sconfisse il male, rappresentato dal drago e che oggi, probabilmente, dovrà riprendere la lancia acuminata per provare a lottare, insieme ai suoi fedeli, e vincere contro i mali del mondo contemporaneo, chestanno di fatto mettendo in ginocchio le risorse dell’intera città.