Sono garantite solo le urgenze all’interno dell’ospedale San Timoteo di Termoli, compresa la rianimazione. Ormai, da settimane, a causa della carenza di medici e anestetisti, ci si ferma con gli interventi di ruotine. Un sistema che sta facendo collassare il nosocomio del basso Molise.
Nelle scorse ore alcuni consiglieri comunali si erano rivolti al Presidente della regione Donato Toma e al direttore generale dell’Asrem Oreste Florenzano per chiedere aiuti al fine di evitare lo smantellamento del nosocomio termolese.
La carenza dei medici e del personale del comparto, dovuti al blocco del turn over, i pensionamenti talvolta persino anticipati, la mancanza di attrattività da parte dei medici per la sanità molisana in particolare per il San Timoteo, le incertezze sulla programmazione, il mancato sviluppo professionale, lo scarso coinvolgimento nelle decisioni e l’elevato rischio per i pazienti e gli stessi professionisti, hanno provocato l’esodo di medici qualificati verso altre strutture.
Oltre a questo si aggiunge anche la preoccupazione a seguito delle ultime novità annunciate dalla vicina Abruzzo, dove verranno realizzati, presto, ben tre ospedali. Una notizia che mette in allerta.
Visto il procrastinarsi della situazione che sta interessando l’ospedale San Timoteo e le notizie che filtrano da ambienti sanitari e media, anche il Sindaco Francesco Roberti si fa sentire e preoccupato per il futuro della sanità, ha deciso di convocare per venerdì 4 marzo, a Termoli tutti i sindaci degli ambiti territoriali di Termoli e Larino.
L’incontro si terrà anella sala consiliare del municipio ed avrà lo scopo, non solo di fare il punto della situazione, ma anche di avviare azioni urgenti al fine di assicurare il diritto alla salute a coloro che debbano recarsi all’ospedale sull’adriatico.