La variante inglese del Coronavirus è più aggressiva, più veloce nella diffusione. I numeri parlano chiaro: decine e decine di contagiati ogni giorno e continue ospedalizzazioni.
La sanità regionale, però, è ormai allo stremo. Il Cardarelli di Campobasso è stracolmo, conta 83 pazienti Covid, mentre sono iniziati i trasferimenti dei positivi nelle strutture private accreditate, a partire dal vicino Gemelli.
Tuttavia i posti sono ormai terminati e 2 pazienti sono stati portati in Puglia.
Nel contempo, da più parti, dalla politica ai cittadini, si invoca la riapertura dell’ospedale Vietri di Larino.
Un contesto in cui, in questi giorni, si inserisce lo scontro tra il commissario alla Sanità, Angelo Giustini e il direttore generale dell’Asrem, Oreste Florenzano. Il primo, con un provvedimento, ha nominato il secondo commissario alla gestione dell’emergenza.
Giustini ipotizza due strade. La prima vede il Cardarelli riservato solo a pazienti Covid, con ulteriori posti al Vietri. La Rsa presente nel nosocomio frentano, quindi, trasferita in una o più strutture private accreditate nell’erogazione dei Lea in regione. Tutte le altre patologie destinate agli ospedali di Termoli, Isernia e Agnone.
Altra strada, invece, quella di trasferire tutti i malati di Covid a Termoli e Isernia, curando a Cardarelli tutto il resto. Il Vietri sempre di supporto.
Sarà quindi dovere dell’Asrem decidere.
Dal canto suo Florenzano ha dato la sua disponibilità ad operare ma dovrà essere fatta chiarezza su più di qualche punto. L’assistenza sanitaria, infatti, dovrà essere rivista. Resta fondamentale la risposta del Ministero dell’Economia e Finanze sul bando richiesto dal governatore, Donato Toma, per reclutare personale sanitario da impegnare negli ospedali molisani.
In ogni caso, il Basso Molise resta, al momento, l’area più colpita, ma sembrerebbe che la disposizione della zona rossa nei comuni del territorio stia dando i primi risultati, con una riduzione del numero di infetti.