La sanità molisana resta al centro delle vicende in regione. E’ stato, infatti, da poco approvato il progetto per l’emergenza coronavirus, con il Cardarelli di contrada Tappino previsto come unico Centro Hub di riferimento.
Il piano è stato anche formalizzato con Decreto a firma del commissario ad Acta Giustini, del sub commissario Grossi e dai vertici aziendali Asrem. Si tratta di un lavoro, che prevede l’attivazione di 9 posti letto di terapia intensiva e 21 in terapia sub-intensiva.
Gli altri 5 saranno organizzati in tal modo: 3 al nosocomio termolese del San Timoteo e 2 al Veneziale di Isernia. L’operazione prevede lo stanziamento di una cifra di poco più di 9 milioni di euro, fondi approvati all’interno del decreto rilancio. A restar fuori dalla riorganizzazione, però, resterebbe l’ospedale di Larino, inizialmente preso in considerazione per una eventuale rimodulazione dello stesso per uso esclusivo per la cura del covid. Intanto, buone notizie giungono per quanto riguarda i dati sulla cura e guarigione dei malati oncologici.
La Sanità pubblica e la tutela della salute dei cittadini, infatti, non si declinano solo attraverso la pianificazione delle strutture ospedaliere ma anche attraverso le cure e i risultati. In Molise, l’ultimo report, dedicato alla mortalità per patologie oncologiche, migliora visibilmente, con significativo andamento in diminuzione, in linea con il trend nazionale. Tuttavia, la consigliera regionale Patrizia Manzo, a tal riguardo ribadisce l’importanza di una creazione di un registro tumori, uno strumento utile per tutti e per i medici stessi, che potranno così studiare i dati e progredire con la ricerca di cure innovative per i pazienti.