Ancora disagi nella sanità molisana. Dopo il caos causato dalla questione della soppressione del punto nascita del S. Timoteo di Termoli e dopo i continui malcontenti dei cittadini e dopo le numerosissime lamentele per via della carenza di personale medico all’interno dei nosocomi della regione, la politica si esprime in merito ad una situazione che sta facendo davvero non poco arrabbiare e preoccupare tutti.
In queste ore il sindaco di Montenero di Bisaccia Nicola Travaglini ha riferito la propria soddisfazione per la sospensiva concessa dal Tar in merito al ricorso presentato contro la chiusura del reparto termolese invitando tutti a non abbassare la guardia. Anche le consigliere regionali Filomena Calenda e Paola Matteo si sono pronunciate su questa vicenda unendosi all’appello di Micaela Fanelli sostenendo la battaglia dei cittadini e delle istituzioni contro la soppressione del punto nascita.
L’allarme dunque è ora più che mai alto e il rischio che il diritto ad essere curati, sancito dalla costituzione italiana, venga meno lo è ancora di più. Ad intervenire nelle ultime ore, sempre riguardo a questa questione, anche Stefano Buono del Partito democratico che punta il dito contro le precedenti amministrazioni.
“Non siamo ancora riusciti dare ai Molisani una sanità degna di questo nome: da una parte ad azzerare il debito che pesa sule tasche dei cittadini molisani e, dall’altra, ad erogare i servizi ai cittadini e quindi a raggiungere i Livelli Essenziali di Assistenza” Ha tuonato l’esponente del partito.
Per buono è essenziale dunque arrivare con una visione generale della riorganizzazione sanitaria da proporre prima che venga definitivamente scritto il Piano operativo sanitario 2019-2021.