Risultanze pari quasi a zero, al termine del Consiglio Regionale, convocato dal Presidente Salvatore Micone per parlare esclusivamente del Sistema sanitario nel Molise.
Non c’erano i Commissari ad acta della Sanità, invitati più volte a partecipare ai lavori, anche e soprattutto per metterli in condizione di ascoltare le richieste dei consiglieri regionali.
Tra i banchi accuse reciproche, critiche e polemiche, mentre i lavori erano presidiati dai rappresentanti di vari Comitati ed Associazioni e da amministratori locali.
Una serie di interventi, a partire dal Presidente Toma, per continuare con i consiglieri Iorio, Calenda, Greco, Aida e Nico Romagnuolo, Facciolla, Tedeschi, Manzo, De Chirico, Cefaratti, Primiani, Nola, Fanelli, Di Lucente, D’Egidio, Pallante e Micone, incentrati sia sulle valutazioni storiche, relative al sistema sanitario ed alle scelte operate nel tempo, sia sui costi, sul debito e sul peso del privato, ma anche sul “Piano Sanitario Regionale” e le sue eventuali, future argomentazioni.
A conclusione del lungo e molto animato dibattito il Consiglio ha approvato all’unanimità una mozione dove si impegna il Presidente Micone “a definire e concordare con i Commissari straordinari una data utile ad ascoltarli in Consiglio regionale”.
La mozione prevede anche l’istituzione di una Commissione consiliare speciale per aprire un tavolo di confronto ed ascolto con tutti gli enti e i vari soggetti del settore della Sanità.