Non passa giorno che le forze dell’ordine sequestrano quantitativi di droga e segnalino a Tribunali e Prefetture spacciatori e assuntori. Una piaga molto estesa e trasversale che interessa l’intero Paese. Un fenomeno particolarmente preoccupante anche nel piccolo Molise.
Gli approvvigionamenti delle sostanze spesso avvengono dalle province limitrofe di Foggia, Caserta e Napoli per un giro d’affari tutt’altro che trascurabile per i venditori di morte. Nonostante gli appelli da parte di magistrati, istituzioni scolastiche, organi di stampa e delle stesse forze dell’ordine la situazione regionale non è poi diversa dal triste quadro nazionale.
Ultimo in ordine di tempo è l’operazione antidroga che ha interessato il vicino Abruzzo:10 gli arresti e 4 obblighi di dimora nel comune del L’Aquila. Le ordinanze sono partite dal Tribunale del capoluogo abruzzese per lo spaccio di stupefacenti e favoreggiamento.
L’operazione ha interessato inoltre le città di Vasto, Chieti e le regioni Lazio, Campania e Lombardia. Gli arrestati, di nazionalità italiana e albanese, saranno interrogati nelle prossime ore. Tra loro anche una donna già in cella nel penitenziario femminile di Chieti.
Gli investigatori hanno appurato che cocaina ed eroina partivano dal litorale laziale di Ardea e Pomezia e attraverso alcuni corrieri la droga raggiugeva la città del L’Aquila all’interno di auto intestate a persone incensurate.
Una volta giunti nel capoluogo abruzzese gli stupefacenti venivano tagliati in dosi per essere rivendute sulle piazze dello spaccio.